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Network Specialist

Siamo alla ricerca di un NETWORK SPECIALIST, con almeno 2-3 anni di esperienza di Networking e protocolli di comunicazione principali, maturate in ambiente di aziende strutturate medio – grandi, che sappia fornire supporto nell’installazione, configurazione e dismissione di apparati in ambito network security, che conosca Firewall, Load Balancing e gli strumenti di System e Network Management.

Requisiti richiesti:

Richiediamo conoscenza dei sistemi UNIX, conoscenza delle modalità di utilizzo degli apparati di sicurezza perimetrali, conoscenza dei principali fondamenti della sicurezza informatica, diploma tecnico informatico o laurea in materie informatiche o titolo equipollente, disponibile a trasferte per eventuali spostamenti sul territorio per attività tecniche, in possesso di patente B e automunito.

Rappresenta requisito importante la conoscenza di Cisco Meraki e Fortinet.

Disponibilità: immediata

Se pensi di essere la persona giusta, invia il tuo curriculum aggiornato.

La ricerca si intende riferita a persone di entrambi i sessi (L. 903/77).

Laurea in Cybersecurity, deep learning, CatchUp di Facebook, aggiornamento Windows 10, Cisco e internet

IT News
Ascolta “Pisa e la Cybersecurity, Deep Learning, Facebook, Windows 10, Cisco” su Spreaker.

Pisa, laurea magistrale in Cybersecurity

A settembre presso l’Università di Pisa inizierà il corso di laurea magistrale in “Cybersecurity”.

Come scrive l’Ateneo, questo è il primo corso di laurea in Italia riguardante gli aspetti dei software ma anche degli hardware, includendo dispositivi elettronici, propagazione del segnale e sistemi biometrici.

GianLuigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica, commenta così: “Il cyberspazio ha le sue fondamenta nel mondo fisico. Tutti i sistemi informatici sono realizzati utilizzando i circuiti integrati (hardware) presenti in tutti i moderni dispositivi elettronici. I circuiti stanno diventando più veloci, più economici e più potenti, e ciò ha permesso lo sviluppo di tecnologie chiave come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things e i sistemi autonomi, da cui la crescita economica e la sicurezza nazionale dipendono sempre di più. La sicurezza hardware, pertanto, si concentra sulla protezione dei sistemi dalle vulnerabilità a livello fisico dei dispositivi. In questi sono inclusi anche i sistemi biometrici, come per esempio i sistemi per il riconoscimento delle impronte digitali o il riconoscimento facciale”.

Sicurezza di software e hardware quindi, per inquadrare la sicurezza informatica nelle organizzazioni che devono proteggersi dal rischio informatico, legale e giuridico.

Malware esaminati da un modello di deep learning

STAMINA (STAtic Malware-as-Image Network Analysis) è un progetto nato dalla collaborazione di Microsoft e Intel: con una tecnica innovativa è possibile convertire un malware in un’immagine da far analizzare ad un classificatore AI.

Il codice malevolo (virus, trojan, ecc) viene convertito in una serie di pixel, che costituiranno un’immagine a scala di grigi. Le immagini sono analizzate con il metodo del deep learning da una rete neurale addestrata su immagini di malware e di file innocui.

Come sappiamo, la sicurezza informatica è fatta a strati: una buona sinergia tra il metodo del progetto STAMINA e controlli più tradizionali è la soluzione per migliorare la sicurezza delle macchine, salvaguardandole dai troppi falsi allarmi.

In questo progetto Microsoft ha messo a disposizione una parte della sua libreria di malware, circa 2,2 milioni di file infetti raccolti anche grazie ai programmi di sicurezza endpoint presenti in ogni PC, mentre il classificatore deep transfer learning si basa su una ricerca di Intel.

CatchUp, l’app di Facebook per le videochiamate

Facebook ha lanciato la sua nuova app sperimentaleper le videochiamate. CatchUp, già disponibile negli Stati Uniti, non ha bisogno di alcun account.

Sono presenti le videochiamate one-to-one e i gruppi fino a 8 persone.

L’app funziona con l’elenco dei contatti presenti nella nostra Rubrica, e dalle impostazioni sulla privacy, è possibile scegliere quali contatti possono unirsi alle chiamate. L’utente può mostrare la propria disponibilità in un determinato momento.

Questa non è la prima app sperimentale di Facebook. Qualche mese fa Facebook ha lanciato in Canada e negli Stati Uniti Tuned, una chat a due per condividere umore, musica e album digitali. L’estensione agli altri Paesi dipenderà dal successo riscosso negli Stati Uniti. Resteremo aggiornati sugli sviluppi.

Microsoft rende disponibile l’aggiornamento Windows 10 May 2020 Update

Noto come Windows 10 versione 2004 o Windows 10 20H1, è l’aggiornamento principale di Windows di quest’anno, e porta con sé diverse novità.

Il nuovo sistema operativo integra Windows Subsystem for Linux 2, con un kernel Linux custom dalle prestazioni migliori rispetto alla prima versione. Microsoft lo ha reso open source in modo che gli sviluppatori possano creare la propria versione del kernel e contribuire ai cambiamenti.

Dopo l’aggiornamento sarà più facile:

  • accoppiare dispositivi Bluetooth ai PC Windows 10
  • eseguire l’autenticazione senza password – tramite impronta digitale, PIN o Windows Hello –
  • la gestione dei desktop virtuali

La casa di Redmond ha anche migliorato la memoria del browser Microsoft Edge e ha rinnovato il Blocco Note.

Integrazioni e modifiche per quanto riguarda l’accessibilità, con un’app dedicata all’assistente digitale Cortana, anche se inizialmente sarà accessibile solo negli Stati Uniti.

Aggiornamenti per il Task Manager, con l’indicazione della tipologia di disco installata e la temperatura della GPU dedicata.

Windows 10 May 2020 Update è disponibile ma questo non significa che l’aggiornamento venga proposto subito a tutti i PC: per passare a Windows 10 May 2020 Update bisogna andare in Windows Update e fare la ricerca manuale degli aggiornamenti.

Cisco e L’Internet del Futuro

Cisco ha recentemente organizzato un incontro chiamato “Costruiamo l’Internet del Futuro”, coinvolgendo alcune telco italiane.

La prima considerazione riguarda Internet, che ha retto un impatto enorme in termini di traffico generato, sia per i contenuti multimediali in streaming che per gli strumenti per lo smart working come Webex, con le grandi infrastrutture della Rete che hanno visto una richiesta incrementata del 33% in una settimana.

Il lato pericoloso riguarda l’incremento di minacce e crimini informatici. Cisco fornisce l’esempio della giornata del 3 aprile, dove sono state indirizzate più di 9 milioni di richieste di connessione verso domini con i termini “corona” o “covid”, riconducibili a phishing o malware.

Cisco è consapevole che questa nuova normalità significa fornire agli operatori ed in accordo coi loro CTO reti sempre più sicure, automatizzate, per assicurare business continuity, velocità nel riconfigurarsi e nel dare servizi, reti che realizzino davvero la convergenza dei servizi 5G e FTTH, offrendo velocità che continueranno a crescere per sostenere la digitalizzazione del Paese, a costi sempre più competitivi.” Queste le parole di Paolo Campoli, Service Providers Sector Leader di Cisco.

Rete multicloud, cyber crimine con reCaptcha, phishing per utenti Teams, spirito di squadra e Cloud da record!

IT News
Ascolta “Cisco e Google, Cloud, Team Building, Microsoft Teams, Recaptcha” su Spreaker.

Cisco e Google, una nuova rete multicloud

Cisco e Google Cloud annunciano una collaborazione per supportare le aziende con le strategie multi cloud e cloud ibrido. 

Il vantaggio di questa soluzione è l’integrazione delle applicazioni WAN coi carichi di lavoro in cloud, realizzando una rete su più architetture per garantire connettività sicura e on-demand fra il data center aziendale e i tipi di cloud, che si appoggiano a Google Cloud. 

Il consolidamento della partnership Google-Cisco rappresenta un significativo passo avanti per le imprese che operano in ambienti ibridi e multi-cloud. Collegando SD-WAN di Cisco con la rete globale di Google Cloud e Anthos, insieme possiamo fornire ai clienti una soluzione unica che automatizza, protegge e ottimizza la rete end-to-end in base alle richieste dell’applicazione, semplificando le implementazioni ibride per le organizzazioni aziendali“, ha dichiarato Shailesh Shukla, General Manager, Networking di Google Cloud.

Nello specifico, tre principali vantaggi: 

  • Una rete on-demand flessibile
  • automated application
  • Una maggiore sicurezza

reCAPTCHA di Google come nuova tecnica utilizzata dai cyber criminali

reCAPTCHA è un sistema di proprietà di Google che viene usato per verificare che un servizio o una funzione di un sito, siano usati da un utente umano e non da un bot.

Quello che stanno facendo i cyber criminali, è sfruttare questo passaggio per nascondere il loro contenuto dannoso ai sistemi di analisi URL, e rendere i loro siti o pagine più credibili anche agli occhi degli utenti.

I ricercatori di Barracuda hanno scoperto una campagna di email phishing, che ha inviato 128 mila messaggi ad aziende e impiegati, usando i reCAPTCHA-wall.

L’utente riceve una voicemail, cioè un messaggio email da parte di una segreteria telefonica virtuale, con un contenuto che lo invoglia a superare il controllo reCAPTCHA. A questo punto viene reindirizzato alla pagina contraffatta, in cui se vengono inserite le credenziali di log-in, queste vengono recapitate direttamente ai criminali.

Esistono misure di protezione per non cadere in questa trappola ma, come ricordiamo sempre quando trattiamo questo tipo di argomenti: la sicurezza non è solo una questione di prodotti. È la relazione tra conoscenza dei rischi e strumenti di protezione l’approccio più efficace per la tua sicurezza informatica.

Microsoft Teams: utenti colpiti da phishing

Le credenziali Microsoft 365 di molti utenti sono a rischio: venerdì 1 maggio sono state inviate dalle 15mila alle 50mila mail.

Email che sembrano apparentemente inviate da Microsoft Teams, ma che contengono link ad altri siti e richiedono di inserire le proprie credenziali di accesso al servizio. Uno degli URL pericolosi individuati è ad esempio “sharepointonline-irs.com” che richiama la piattaforma CMS Sharepoint.

Abnormal Security ha scoperto per prima l’attacco, commentando quanto sia convincente il messaggio: “Le email e la pagina a cui si viene indirizzati sono molto convincenti. La pagina web e il link diretto nella mail sono visualmente identici a quelli originali di Microsoft Teams e la pagina di login di Microsoft.”

Questo attacco è molto diffuso, sfruttando l’interazione dell’utente per rubare dati; è infatti l’utente che inserendo le credenziali consegna tutti i suoi dati agli hacker, che in questo modo possono accedere a Microsoft Teams e a ogni file, dato o cartella personale.

Per evitare attacchi informatici, consigliamo di controllare sempre la provenienza delle mail e dei siti ai quali si accede.

Mantenere lo spirito di squadra, in modalità virtuale

Quando si lavora a stretto contatto con i colleghi, ci si sente coinvolti nel progetto. È più facile discutere di un’attività, dire la propria opinione, creare un legame per affinità.

Ma come fare quando si lavora a distanza? La soluzione, sono strategie di team building virtuale.

La solitudine è uno dei principali svantaggi del lavoro da remoto, che può portare a scarse prestazioni. È quindi importante trovare il modo di divertirsi, di formare dei legami e di creare fiducia all’interno dello stesso team.

Trovare la giusta attività non è semplice, ma ecco alcuni spunti sui quali riflettere per farsi venire una buona idea:

  • Sviluppare attività in tempo reale, ossia svolte da tutti i membri del team contemporaneamente
  • Oppure in asincrono, che lasciano liberi i dipendenti di partecipare quando possono
  • Pensare ad attività utili o futili, quindi allo scopo di costruire legami o che abbiano semplicemente un obiettivo ludico
  • Che possono essere one-shot o regolari, svolte solo in momenti particolari come ad esempio con l’arrivo di un nuovo collega, o con cadenza settimanale

È così che i gruppi di lavoro possono trasformarsi in team di successo, migliorando performance e soddisfazione. E chissà che con l’aiuto della tecnologia, si possa ancora pranzare insieme ogni venerdì. Almeno virtualmente!

Cloud da record, più di 30 miliardi di dollari di investimenti

I primi tre mesi del 2020 segnano un record storico per il cloud, che raggiunge quota 31 miliardi di dollari per via dell’emergenza Covid-19 e dell’aumento dei servizi di smart working.

“Siamo in un territorio inesplorato per i cloud service provider in cui aumenta di molto l’utilizzo dei servizi e si creano nuove e sfidanti dinamiche di mercato. Il cloud è diventato uno strumento essenziale per la continuità del business in questo momento difficile. Molte aziende sono passate al public cloud e  piattaforme come Zoom non sarebbero state in grado di funzionare se non avessero potuto contare sulle infrastrutture messe a disposizione dai provider più importanti.
Allo stesso tempo le aziende su scala globale hanno urgentemente bisogno di accedere a una capacità di calcolo flessibile per supportare lo smart working l’e-commerce e la sicurezza. Le infrastrutture cloud sono una soluzione a breve termine ideale a queste esigenze”.
  Parole di Alastair Edwards, Chief Analyst in Canalys.

App IO, Cisco SecureX, Data Breach all’app Covid19Alert, virtual cloud network, videochiamate con WhatsApp.

IT News

IO un’app per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione

Ascolta “App per la Pubblica Amministrazione, Cisco Secure X, Data Breach in Olanda, VMware, Videochiamate whatsapp” su Spreaker.

«Un unico punto di accesso per interagire in modo semplice e sicuro con i servizi pubblici locali e nazionali, direttamente dal tuo smartphone».
Così viene presentata l’app IO, che da lunedì sarà disponibile in versione beta per i dispositivi Apple e Android.

Si accede con le proprie credenziali SPID o con la carta d’identità elettronica, e si potranno ricevere avvisi da un qualunque ente pubblico, fare pagamenti di servizi e tributi, o rimanere aggiornati sulle scadenze.

L’applicazione è stata ideata dal Team per la Trasformazione Digitale del governo e sviluppata dalla società pubblica PagoPA.

Cisco Secure X, piattaforma per ridurre le complessità

La piattaforma di sicurezza cloud Cisco SecureX migliora le attività di rilevamento e risposta alle minacce grazie ad analisi potenziate.

Cisco SecureX fornisce una user experience unica per tutte le soluzioni Cisco Security, identificando le minacce sconosciute e automatizzando i flussi di lavoro.

Abbiamo chiesto un parere al nostro esperto IT Alessandro Marinoni, Engineer director e pre-sales manager di ITCore Group.

“Ti crei e ti personalizzi tutta l’interfaccia, e da lì puoi gestirti tutta la tua azienda. È comodo, è carino, è intuitivo ed è personalizzabile. Perché poi la cosa che loro ti dicono sempre, è che ogni cliente avrà la propria infrastruttura, ma soprattutto, puoi anche personalizzare dei flussi e delle attività in base alle tue esigenze. Quindi, non so: scansioni, verifiche, controlli, ect. La logica di SecureX è questa.”

Le funzionalità di Cisco SecureX includono:

  1. Visibilità unificata di tutto il portfolio di sicurezza dei clienti
  2. Informazioni importanti per il business con una soluzione cloud
  3. Analisi di eventi e dati per l’intera infrastruttura
  4. Identificazione degli obiettivi di un attacco, con velocità di risoluzione.

Data breach all’app Covid19Alert! in Olanda

In tutto il mondo si sta lavorando ad un’applicazione di tracciamento del contagio di Coronavirus e i dibattiti sulla privacy e sulla sicurezza sono sempre tanti. Proprio in questi giorni, una falla nell’app di tracciamento utilizzata dal governo olandese, ha subito un’esposizione dei dati degli utenti.

Le email e le password sono state rese pubbliche, stando a quanto scrive il quotidiano DeStandard; “un errore umano, in mezz’ora abbiamo risolto”, dice uno dei creatori dell’app Covid19Alert!.

L’app consente di capire se con il telefono si è stati vicini a quello di un paziente con il Coronavirus; funziona così anche “Immuni”, quella scelta dal governo italiano.
Gli sviluppatori hanno chiesto alle persone che hanno usato l’app di eliminare i dati memorizzati, e in contemporanea è stato informato anche il Garante privacy olandese.

Virtual Cloud Network, le novità di VMware

Come parte della VMware Cloud Foundation, Virtual Cloud Network rende i cloud privati efficienti e agili come i cloud pubblici in modo tale da garantire la business continuity. Fra i clienti che la utilizzano possiamo citare AWS, Azure, Google Cloud e Oracle Cloud.

VMware ha annunciato innovazioni per migliorare la capacità delle aziende di offrire l’esperienza del cloud pubblico anche on-premise. Aziende che ottengono livelli di automazione più elevati per le funzioni di rete.

“La nostra soluzione Virtual Cloud Network sta aiutando i clienti a fornire l’esperienza del cloud pubblico on-premise, eliminando le inefficienti richieste di ticket IT e le lunghe attese per i cambiamenti di rete e sicurezza. Attraverso i cloud privati, pubblici e Telco, e dal data center alla filiale, la Virtual Cloud Network ha semplificato il networking e fatto risparmiare ai clienti tempo e denaro”.
Parole di Tom Gillis, Senior Vice President e General Manager, Networking and Security Business Unit di VMware 

Con la Virtual Cloud Network, gli operatori possono costruire reti scalabili per supportare le strategie 5G e edge. VMware NSX aiuta le imprese con l’accelerazione delle prestazioni della rete e l’efficienza delle operazioni di rete end-to-end.

Videochiamate con WhatsApp, fino a 8 partecipanti

È il sito WABetaInfo a scriverlo: un aggiornamento in versione beta è disponibile negli store, per testare questa nuova possibilità.

Non è ancora chiaro quando arriverà la versione stabile. Il sito anticipa che per poter avviare una chiamata con 8 persone su WhatsApp, tutti devono aver scaricato la versione beta aggiornata. E se si vuole organizzare una videochiamata in un gruppo che ha più di 8 persone, sarà la stessa app chiederà quali si vogliono far partecipare.

Pare che WhatsApp si sia messa al lavoro su questa funzione per non restare indietro rispetto ad altre piattaforme, che già offrono un servizio di videochiamata con un numero di partecipanti più alto.

Tra le ultime novità introdotte da WhatsApp c’è la limitazione dell’inoltro di messaggi, quelli già condivisi più volte, per porre un limite al diffondersi delle fake news.

IBM e Cisco, email truffa con oggetto Coronavirus, la collaborazione tra Eni e Microsoft, gli aggiornamenti di Windows e i rischi dello Smart Working

IT News

IBM e Cisco uniscono le forze per la scuola a distanza

“Il nostro Paese si trova ad affrontare una situazione senza precedenti, dove il digitale si sta rivelando uno strumento importante per la resilienza. Stiamo mettendo a disposizione le nostre competenze e le nostre tecnologie affinché gli studenti possano continuare ad apprendere: questo è parte integrante del nostro impegno e della collaborazione che abbiamo con le amministrazioni locali e le scuole di tutto il Paese, attraverso il nostro programma Digitaliani”.

Così spiega Agostino Santoni, CEO di Cisco Italia. L’azienda prosegue con l’intento di aiutare scuole, studenti e insegnanti con la formazione a distanza.

IBM fornisce un servizio di supporto alla piattaforma, grazie all’aiuto di 350 esperti e volontari dell’azienda.
Per aderire al servizio bisogna inviare una mail all’indirizzo fondazione@it.ibm.com, indicando i recapiti della scuola che richiede supporto.

Cisco Webex è una soluzione di cloud computing con strumenti avanzati di sicurezza per garantireprivacy e protezione dei dati condivisi durante ciascuna sessione.

Epidemia Coronavirus, i cyber criminali ne approfittano.

I criminali del web stanno approfittando dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, per diffondere pericolosi malware. L’esigenza di lavorare da remoto, viene interpretata come un’ottima occasione per rubare. credenziali e dati di qualsiasi genere agli utenti.
“Non abbiamo mai visto nulla di simile. Stiamo assistendo a campagne di truffe online massive che sfruttano questo Coronavirus” – ha dichiarato un ricercatore di sicurezza informatica di Proofpoint.

Ma quali sono le precauzioni da prendere per non cadere in queste trappole?

  • Leggere l’oggetto del messaggio: se in questo periodo ricevi una mail che ha come oggetto qualcosa inerente al Coronavirus… massima allerta. I cyber criminali sanno bene che la componente emotiva delle persone aumenta la riuscita di un’operazione illegale.
  • Il mittente: mai dare per scontato che sia vero. Il campo “da…” delle email può essere riempito da qualunque nome, bisogna quindi prestarci molta attenzione.
  • Errori grammaticali o ortografici: spesso e volentieri nelle email di spam sono diffusi molti errori.
  • Il logo: un altro campanello di allarme. Se è sfocato o se ha anche solo una minima differenza rispetto all’originale è meglio non aprire la email.
  • I link: se nelle email sono contenuti dei link è sempre meglio condurre ricerche in parallelo, senza mai cliccare su questi. Nell’URL può nascondersi qualcosa di pericoloso.

Collaborazione tra Eni e Microsoft

La digitalizzazione di Eni passa da Microsoft. Le due aziende hanno lavorato insieme per garantire al gruppo energetico un Knowledge Management System, con un’architettura a microservizi realizzata con l’intelligenza artificiale.

L’obiettivo è quello di fornire un modello per tutti i Paesi in cui Eni opera, integrando gestioni di problem solving per abbattere i costi e per fornire una cultura comune.

Con la nuova piattaforma cloud abilitata per l’intelligenza artificiale, gli utenti possono utilizzare un social network aziendale in cui condividere esperienze e best practice, valorizzando le eccellenze di Eni. Grazie a Azure Cognitive Search, le conversazioni vengono archiviate per poter recuperare video, documenti e informazioni utili.

Le due aziende puntano a valorizzare le competenze di ogni utente, grazie a un vero e proprio sistema di gamification che stimola la condivisione dei propri lavori. Inoltre, una Business Intelligence dashboard monitorerà i KPI operativi e strategici, così come i flussi di lavoro dei dipendenti.

A partire da maggio, Windows cessa gli aggiornamenti cumulativi opzionali

Gli Aggiornamenti Cumulativi sono pacchetti completi di molte correzioni che possono variare dalle falle di sicurezza, a quelle di stabilità, e molto altro. Tutte queste piccole modifiche vengono inserite in un Aggiornamento Cumulativo di Windows che viene distribuito con cadenza settimanale.

Da maggio, Microsoft ha affermato che non distribuirà più questi pacchetti per le versioni supportate di Windows 10 e Windows Server. La motivazione sembrerebbe legata ai problemi organizzativi derivanti dalla pandemia di Coronavirus, anche se confermano la priorità per gli aggiornamenti di sicurezza.

L’obiettivo rimane quello di evitare la diffusione di bug critici che in questo momento possono essere risolti rapidamente. E con questa stessa motivazione, la casa di Redmond aveva messo in pausa tempo fa gli aggiornamenti per Edge, come tra l’altro ha fatto anche Google con Chrome.

Alcuni rischi rischi per le aziende con lo smart working

In questa situazione, lavorare da remoto diventa necessario, con le aziende che devono affrontare alcuni rischi legati alla sicurezza dei propri dati.
Infrastruttura e servizi potrebbero non riuscire a supportare un numero troppo alto di connessioni VPN contemporaneamente, causando disagi ai dipendenti che devono accedere alle risorse interne.
Sovraccaricando il reparto IT di lavoro, si rischia di non implementare le policy di accesso, autorizzazione e autenticazione, permettendo ai lavoratori di accedere a cartelle per cui non sono autorizzati. È bene quindi che l’azienda chiarisca i client VPN supportati, così come servizi e applicazioni.
Secondo le tipiche policy IT, ogni accesso non autorizzato deve essere bloccato. Si raccomanda l’abilitazione della crittografia del disco per tutti gli endpoint, così da ridurre al minimo il rischio di accesso ai dati sensibili.

Smart working, Solidarietà Digitale, sicurezza dei Drive USB, 7 cose tech da fare e diffusione dell’IoT sul mercato

IT News

Smart working: come costruire una routine

Ci sono alcuni accorgimenti che aiutano a mantenere la produttività, a non disperdere le energie mentali, a non farsi distrarre costantemente. Sono utili soprattutto a quelle persone che, in questo periodo, si sono ritrovate alle prese con smart working e telelavoro per la prima volta

Organizzate il programma della giornata
Fissate obiettivi, scadenze e rispettate gli orari di lavoro. Questi, non devono coincidere necessariamente con quelli soliti dell’ufficio, purché lo siano con quelli dei colleghi.

Create uno spazio dedicato
Una stanza in cui potersi isolare è la soluzione ideale. In ogni caso allestite una postazione ordinata e funzionale.

Evitate le distrazioni.
Le commissioni casalinghe possono aspettare: il tempo dedicato al lavoro deve essere produttivo e non invaso da altre incombenze.

Comunicate con i colleghi
La tecnologia offre tantissime possibilità per mantenere in collegamento con colleghi e superiori.

Prendetevi una pausa
Lavorando a casa, il rischio è quello di rimanere incollati al computer per ore, ma dopo un po’ la concentrazione cala e altrettanto il rendimento. Mantenere piccoli break periodici, alzarsi, fare la pausa pranzo lontano dallo schermo sono abitudini da mantenere.

Solidarietà Digitale: Cisco aiuta scuole e aziende

Vista l’emergenza, il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione ha lanciato un appello di solidarietà digitale.
L’obiettivo è quello di sostenere studenti, insegnanti e aziende, per evitare che istruzione e produzione si fermino.
Cisco risponde attivamente, aiutando le aziende con il lavoro da remoto e agevolando la didattica a distanza.
Con Cisco Webex Meeting, la multinazionale mette a disposizione strumenti gratuiti per l’e-learning e per la community “la scuola continua”, che punta a rafforzare l’insegnamento a distanza.
La Luiss, Libera Università degli Studi Sociali “Guido Carli”, ha utilizzato Cisco Webex in maniera eccellente, consentendo a più di 7000 studenti di partecipare e interagire a 500 lezioni universitarie.

Smart Working e attività giornaliere possono continuare, grazie ai 90 giorni gratuiti messi a disposizione per aziende e professionisti.
Cisco, insieme a tante altre grandi compagnie tecnologiche, vuole supportare il traffico che si sta generando, aiutando chiunque ne avesse bisogno. ITCore Group si mette a disposizione per l’attivazione di queste piattaforme.

Drive USB: data breach e crittografia

I drive USB sono diventati uno strumento di uso quotidiano, sia nel privato che in azienda, per il trasferimento dei dati. I modi con cui possono diventare un pericolo, però, sono molti.

Kingston Technology, produttore statunitense di schede di memoria, racconta che il 50% dei drive USB viene perso dal proprietario, ogni anno sono più di 22.000 i drive USB che, dimenticati nelle tasche, finiscono in lavatrice. Solo il 10% dei drive scomparsi viene rubato.

Se è vero che il 71% delle aziende usa almeno 5 drive USB per le proprie attività, e se questi contengono dati sensibili, possiamo considerare che il rischio di Data Breach non sia poi così lontano.

Il ruolo della crittografia?

Consapevoli dei rischi connessi alla sicurezza dei drive USB, in azienda è necessario creare consapevolezza del pericolo. Educare i collaboratori e regolamentare l’utilizzo di queste unità con l’adozione di USB crittografate.

I drive USB con crittografia hanno importanti caratteristiche, tra le quali:
non rivelano le informazioni che conservano se non tramite password
e proteggono da antivirus.

7 Cose tech che è tempo di fare

Segnaliamo una interessante lista di 10 cose tech da fare in questo periodo di isolamento

  1. Il backup del computer. Andrebbe fatto ogni 10 giorni, utile per mantenere al sicuro i nositri dati, lavori e progetti
  2. Backup dello smartphone. Per salvare foto, video e file, si consiglia l’utilizzo di un servizio in cloud
  3. Eliminare i duplicati. Per risparmiare spazio e rendere più performanti i dispositivi, è bene eliminare il superfluo
  4. Sincronizzare i cloud. Per avere tutto comodamente e a portata di mano
  5. Fare corsi online. Rimanere aggiornati è fondamentale. Segnaliamo il nostro webinar Parliamo di Dati del 31 Marzo organizzato con altre importanti realtà aziendali.
  6. Studiare le lingue online. Per espandere la propria attività nel mondo è fondamentale conoscere lingua e cultura degli altri Paesi
  7. Darsi alla mindfulness. In questo periodo, fermarsi per un attimo ci aiuta a scaricare lo stress e concentrarci su noi stessi. Per capirne di più, trovate qualche spunto sul canale Telegram “Linkedin Content Strategy”

L’IoT si fa largo tra i settore del mercato, ma manca la sicurezza

Kaspersky, società specializzata nella sicurezza informatica, ha distribuito un report in cui viene discussa la distribuzione delle applicazioni basate sull’IoT, Internet of things, nei settori industriali ed economici.

“Superpower demand responsability: the collision of efficienty and privacy in IoT” è il titolo del report che dichiara Information Technology e Comunicazione, i due settori al primo posto con il 71% di oggetti basati sull’IoT. Finance al secondo posto con il 68% e al terzo la Sanità, con il 66%.

Alla diffusione di queste applicazioni basate su tecnologie IoT, si è però affiancato l’aumento degli attacchi cyber. Nel primo semestre del 2019 si sono contate oltre 105 milioni di azioni malevole, contro i 12 milioni del 2018.

Una supposizione è quella che in moltissimi casi, in ambito lavorativo non si ha una mappatura completa degli oggetti connessi.

Rinnoviamo il nostro invito a mappare gli asset aziendali e ad attenersi alle best practice per l’integrità e la sicurezza dei propri strumenti.

Per questa edizione è tutto, continua a seguirci sulle tue piattaforme digitali preferite.
E, naturalmente, qui sul sito ITCore Group.

Appuntamento alla prossima settimana con IT News!

Wi-Fi, Windows, Dell Technologies, Waze e Google Maps, Vodafone e Cisco

IT News

Piazza Wi-Fi Italia: connessione gratuita per i Comuni

C’è una novità per noi italiani nel 2020. Dopo il 5G, ecco “Piazza Wi-Fi Italia”, il nuovo progetto del Ministero per lo Sviluppo e l’Economia e dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Si tratta della prima rete Wi-Fi gratuita estesa a tutti i cittadini della penisola, con l’intento di permettere a chiunque di collegarsi a Internet, senza dover stipulare contratti di telefonia.

Questo progetto è già attivo in 2726 comuni, dove la presenza di hotspot consente al pubblico di collegarsi gratuitamente e accedere al web da qualsiasi dispositivo. Il Ministero fa sapere che sono in corso i lavori per estenderlo a oltre 7500 comuni entro il 2021.

C’è una piccola procedura per poter usufruire di questo servizio:

  • Scaricare gratuitamente l’app, per Android o iOS
  • Registrarsi inserendo i dati richiesti
  • Agganciarsi a una postazione hotspot vicina

La Free Software Foundation incalza Microsoft: “liberate Windows 7”

La fondazione continua la sua campagna nei confronti di Microsoft. La richiesta è quella di rendere Windows 7 un sistema operativo open-source.

Lo fa con un atto provocatorio: inviando un hard-disk alla società di Redmond, con l’esplicita richiesta di copiarvi sopra il codice sorgente.

È chiaro che Microsoft non renderà Windows 7 open-source, ma non è detto che non decida di pubblicare nuove porzioni di codice.
Come, d’altronde, ha già fatto.

Dell Technologies: Rsa venduta a 2 miliardi di dollari

Confermate le indiscrezioni del Wall Street Journal: la divisione “Rsa Security” di Dell è stata venduta per circa 2 miliardi di dollari a un consorzio di società di private equity.

Dell annuncia la vendita poco prima della conferenza mondiale sulla cybersecurity a San Francisco.

Rsa faceva parte di Emc Corp, fornitore si software di sicurezza acquistato da Dell nel 2016 per 67 miliardi di dollari.
Per recuperare parte dell’investimento, si prevedono altre cessioni da parte del colosso Texano, come le quote di SecureWorks, società di sicurezza informatica. Inoltre, nel 2018, Dell era tornata ad essere una società quotata includendo la sua controllata Vmware.

Nell’annuncio ufficiale, Dell ha giustificato la cessione parlando di incompatibilità tra i due, e dato che sta cercando di semplificare le proprie attività ha optato per la vendita.
La cessione non è immediata, ma richiederà l’approvazione degli enti regolatori. Il verdetto è atteso tra 6-9 mesi.

App di navigazione e trasporto: Waze supera Google Maps

Ad attirare i download degli utenti sembrano essere le nuove funzionalità introdotte da Waze con l’ultimo aggiornamento: tra queste, la possibilità di calcolare il costo del pedaggio ancora prima di partire.

Le due applicazioni sembrano molto simili; la loro differenza sostanziale sta nel concetto di CrowdSourcing padroneggiato da Waze.
A discapito di quanto permette Google Maps, infatti, Waze dà la possibilità agli utenti di aggiornare attivamente la mappa con segnalazioni sul percorso, strade interrotte e molto altro.

Nonostante la rivalità tra i due servizi, in pochi sanno che anche Waze è di proprietà di Google. Waze è stato lanciato per la prima volta nel 2008 e nel 2013 il colosso americano acquista il progetto della Startup Israeliana a 966 milioni di dollari.

Vodafone e Cisco collaborano a nuove soluzioni avanzate per le aziende

Collaboration, tecnologie di rete evolute, sicurezza e cloud.
Queste le 3 aree in cui Vodafone Business e Cisco Italia vogliono impiegare le proprie energie, con l’obiettivo di contribuire in modo significativo alla trasformazione digitale che le aziende italiane stanno affrontando.

“Quello che annunciamo oggi rappresenta un passaggio importante nell’evoluzione del rapporto tra le nostre aziende, che manifesta la volontà di collaborare in modo sempre più efficace sul mercato, creando soluzioni che servano davvero a facilitare l’innovazione e la competitività delle imprese italiane impegnate nei processi di digitalizzazione. Oggi disponiamo di tecnologie semplici, altamente sicure, programmabili, aperte che creano opportunità senza precedenti per aziende di ogni dimensione” commenta Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia.

Tra le linee tecnologiche di sviluppo di questa collaborazione ci sono:

  • soluzioni applicative da integrare ai servizi voce di Vodafone con il supporto della piattaforma Webex Calling;
  • un’offerta di connettività di rete fissa con la tecnologia Cisco Meraki, che fornisce una gestione centralizzata delle performance di rete;
  • i servizi di security in cloud integrati con Cisco Talos, che raccoglie informazioni e analisi rendendole disponibili alle piattaforme di sicurezza delle singole aziende;
  • le potenzialità offerte dalla suite Cisco CloudCenter, che permette un controllo end-to-end centralizzato e reportistica avanzata, a supporto delle soluzioni cloud di Vodafone.

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Politecnico di Torino e corso IoT, il futuro di Microsoft 365, Cyber Security e perimetro nazionale

IT News

Politecnico di Torino: al via il primo corso accademico sull’IoT

La prima Academy IoT nasce al Politecnico di Torino in collaborazione a Vodafone Italia.

L’Academy IoT vede coinvolti 30 studenti di tutte le discipline selezionati su oltre 150 ragazzi che hanno presentato la domanda. I partecipanti saranno seguiti per circa sei mesi dal team del professor Massimo Violante e da alcuni esperti di Vodafone Italia.

Sono previste sia lezioni tradizionali ma anche seminari e progetti per la realizzazione di soluzioni applicative in ambito IoT come Smart City, mobilità, sanità e automazione industriale.

“Nel mondo ci sono 77 milioni di oggetti connessi, 10 milioni in Italia” – spiega Giorgio Migliarina, direttore di Vodafone Business Italia. L’apprendimento “learning by doing” consentirà agli studenti di applicare le proprie competenze per affrontare problemi reali andando a costruire idee spendibili immediatamente nel mercato dell’IoT.

Microsoft 365 as a service: il quadro secondo Jared Spataro

Microsoft 365 non è un nuovo prodotto ma un’unica licenza che include sia il sistema operativo Windows 10 sia la suite Office 365. Ma anche app per la comunicazione aziendale, come Microsoft Teams, lo spazio d’archiviazione sul Cloud e strumenti per proteggere i dati e gestire i dispositivi aziendali.

Quale sarà il futuro di Microsoft 365? L’argomento è stato approfondito da Jared Spataro, corporate vice-presidente di Microsoft 365.

“Il vero passo avanti è il connettere app e dispositivi tramite la nuvola. Questo aprirà nuovi affascinanti scenari” – dichiara Spataro – “Se le organizzazioni riescono a creare una buona esperienza con app e dispositivi, allora gli utenti manderanno dei segnali che ci permetteranno di comprendere il flusso del lavoro all’interno dell’organizzazione” – continua il vice residente di Microsoft 365.

Questo è il potere del Cloud: identificare con chi stanno lavorando le persone in azienda e con chi NON collaborano per aiutarle a lavorare meglio. Sarà una possibile rivoluzione per la produttività?

Cyber security: parte il cantiere per la costruzione del perimetro nazionale. Boom di attacchi per la Polizia postale

Il crimine cyber è un’emergenza assoluta. In due anni le denunce sono aumentate del 579%. Oltre ai singoli cittadini, sono le piccole medie imprese ad essere attaccate maggiormente. Hanno meno fondi da investire nella sicurezza informatica e spesso costituiscono il “cavallo di Troia” per gli attacchi alle grandi aziende.

Confidenzialità e integrità sono i due criteri con cui il governo sceglierà quali aziende devono stare all’interno del perimetro nazionale di sicurezza cibernetica.

“Il perimetro nazionale oggi è un grande cantiere” spiega Roberto Baldoni, vicedirettore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. A differenza della direttiva NIS – Network and Information Security – il perimetro sarà più restrittivo.

Il 2020 sarà l’anno della costruzione dei cyber team per il sostegno delle amministrazioni locali e della costruzione di cyber range, “poligoni di tiro” per le esercitazioni. Oltre alla scommessa di portare in Italia il centro europeo di ricerca e competenza sul cyber security, previsto dalla NIS.

HP: trasformazione digitale tra tecnologia, smart working e sostenibilità

Le tecnologie alla base della digital transformation sono l’evoluzione dell’ufficio e lo smart working. Temi nei quali tecnologie e dispositivi di uso quotidiano possono contribuire al “salto tecnologico” delle aziende.

Il dispositivo personale, pc o printing, diventa uno strumento prezioso, perché custodisce dati critici e sensibili dell’utente, personali o dell’azienda.

Le risposte tecnologiche si concretizzano in dispositivi intelligenti, pensati per lavorare in mobilità, con caratteristiche legate alla comunicazione e alla sicurezza, e un approccio sostenibile.

I prodotti HP uniscono performance, leggerezza, batterie più potenti che offrono facilità di connessione a qualunque device ad un design elegante e funzionale.

Il valore dirompente della tecnologia e di come questa possa guidare il cambiamento verso il digitale è la capacità di abilitare un modo diverso di lavorare.

Cisco: la spesa IT vira sempre più verso il Cloud

Cisco batte le attese di mercato: incremento dell’utile del 2% anno su anno a 2,9 miliardi di dollari ma il fatturato cala del 4%. La maggior parte delle imprese preferisce infatti destinare il budget a servizi basati sulla nuvola.

Ma gli investitori sono rimasti delusi dai ricavi, in flessione del 4% anno su anno a 12 miliardi di dollari.

A perdere fatturato sono le due divisioni principali di Cisco: infrastrutture e applicazioni. In controtendenza i prodotti security che crescono del 9%.

Cisco rimane il player dominante sul mercato dei switch per data center, ma la crescita è in rallentamento. Sempre più aziende destinano la maggior parte della loro spera IT ai grandi fornitori di servizi cloud.

“I grandi clienti stanno mettendo in pausa la spesa IT a causa delle incertezze economiche globali legate alla Brexit e al braccio di ferro commerciale Usa-Cina” ha dichiarato Ronnins, ceo di Cisco.

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Gli aggiornamenti di Windows 10, Google e l’app di messaggistica, Microsoft AI for Health, le notizie IT della settimana

IT News

Windows 10: l’aggiornamento che causa grattacapi

Rallentamenti all’avvio, schermate blu di errore improvvise e conflitti con i driver audio: queste le molte segnalazioni da parte degli utenti che hanno scaricato e installato l’ultimo aggiornamento di casa Microsoft.

KB 4532695 è il nome dell’aggiornamento, che è stato rilasciato per sopperire ai disservizi della funzione “Esplora file”.

La buona notizia è che questi problemi possono risolversi in modo semplice:

  • Se hai l’installazione automatica, basta disinstallare l’update dal menù e attendere la patch successiva
  • O evitando di installarlo se Windows Update ne propone il download

Google prepara la sua app di messaggistica

Il gigante di Mountain View vuole togliere quote di mercato a Slack e Microsoft Teams che, ad oggi, hanno rispettivamente 10 e 13 milioni di utenti attivi.

Un primo tentativo è già stato fatto dopo la chiusura di Hangouts con l’introduzione di servizi come Hangouts Meet e Hangouts Chat, ma questa soluzione non ha convinto gli utenti.

Il segreto del successo dei competitor sembra essere l’integrazione tra gli ambienti di produttività e le app di messaggistica, come avviene, ad esempio per Teams in Office 365.

Google ha a disposizione il suo ecosistema di produzione, la G Suite, all’interno della quale si possono far interagire efficacemente Gmail, Google Documenti, Drive e gli altri componenti. Manca effettivamente l’elemento della messaggistica. Secondo il sito CloudPro.CO.UK Google starebbe lavorando a questo tassello mancante.

L’app di Intesa Sanpaolo comunica in modo sicuro con i clienti, grazie a Cisco DevNet e Cloud Cisco WebEx Teams

L’esigenza della banca era quella di dare assistenza online e permettere a propri clienti di contattare il loro gestore dedicato.

Cisco, in collaborazione con Cloud Cisco WebEx Teams, ha implementato l’app della Filiale con una modalità conversazionale intuitiva: una chat in cui poter scambiare dati e documenti rispettando tutte le esigenze di privacy e sicurezza dei dati personali.

Un ruolo fondamentale è stato quello di Cisco DevNet, la piattaforma di sviluppo applicativo delle tecnologie Cisco, che ha personalizzato i servizi e la loro integrazione con i sistemi di ICT esistenti.

La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Cisco ha sicuramente modo di estendersi, dopo l’apertura del Cisco Cyber-Security Innovation Center di Milano.

Questo di Intesa Sanpaolo è un ottimo esempio di come creare una rete di persone e luoghi in cui poter sostenere l’innovazione in Italia, collaborando sugli aspetti di cyber-security del Paese.

AI For Health, l’intelligenza artificiale di Microsoft per la ricerca medico scientifica

Microsoft ha annunciato “AI for Health”, un nuovo programma, che utilizzerà l’Intelligenza Artificiale per aiutare ricercatori e organizzazioni in ambito medico e sanitario. L’investimento previsto è di 40 milioni di dollari.

“Con l’Intelligenza Artificiale abbiamo la possibilità di risolvere alcuni dei più grandi problemi dell’umanità. Migliorare le condizioni di salute delle comunità in tutto il mondo è senz’altro uno di questi” ha spiegato Brad Smith, Presidente Microsoft.

Microsoft lavorerà per garantire a organizzazioni no-profit, università e istituti di ricerca, l’accesso alle tecnologie più avanzate, affinché possano implementare l’AI e accelerare così la Ricerca,  migliorando l’accesso alle cure.

Tre le aree chiave sulle quali si focalizzerà:

  • Ricerca, con lo scopo di accelerare la ricerca medica per migliorare tutte le attività legate a prevenzione, diagnosi e cura delle malattie;
  • Dati sanitari globali, per incrementare la conoscenza e comprensione condivisa della mortalità e della longevità per proteggerci dalle crisi sanitarie globali
  • E infine, Salute equa, per ridurre le disuguaglianze in campo medico e sanitario delle popolazioni svantaggiate.

L’Intelligenza Artificiale per la Salute fa parte di Microsoft “AI for Good”, progetto più ampio che prevede iniziative come Accessibilità, Eredità Culturale, Pianeta Terra e Azioni Umanitarie.

Rischio iniezioni di codice dannoso JavaScript per WordPress

Sono oltre duemila i siti web realizzati con WordPress ad essere a rischio hacking. Una vulnerabilità dei siti meno aggiornati sembra lasciare spazio per l’iniezione di codice malevolo basato su Javascript.

Questa porzione di codice viene “iniettata” nel file principale del tema reindirizzando i visitatori verso siti web spesso appartenenti ad una rete di domini che offrono sedicenti gift card.

Una volta che l’utente si trova su questi siti, un altro codice dannoso viene attivato, infettando il computer del visitatore con rootkit e altri tipi di malware.

Come proteggere dunque il proprio sito, la sicurezza dei propri utenti e, di conseguenza, la propria reputazione?

Gli esperti consigliano sempre di tenere accuratamente aggiornato il core di WordPress, il tema e i plugin del sito. Inoltre verificate accuratamente i permessi di lettura e scrittura delle cartelle del vostro sito.

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IT News: Cisco, HP, Veeam, Sophos e Oracle… Le notizie della settimana

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Veeam cambia colore

Veeam, nota azienda svizzera specializzata in software per il backup e per la continuità delle applicazioni, diventerà di Insight Partners, una società di venture capital e private equity.

Ancora non è chiaro quale sarà il nuovo quartier generale della Veeam statunitense, quello che è certo è che la forte crescita di Veeam, in questi ultimi 10 anni, ha attirato l’attenzione dei grandi investitori. Ed è il nuovo CEO, infatti, ad affermare che in questa acquisizione vede nuove opportunità di espansione, soprattutto nel nuovo mercato.

Non sembra che siano previsti tagli del personale, al contrario, la forza lavoro dovrebbe essere rafforzata in favore dei clienti che, nel portafoglio di Veeam sono circa 365mila.

Oracle spinge l’adozione dell’Autonomous Cloud

Oracle vuole aiutare i clienti a migrare i loro database sul cloud. Per farlo, ha introdotto nuovi aggiornamenti sulla sua piattaforma enterprise. Con una nuova dashboard unificata, Oracle Enterprise Manager è stato migliorato in tre punti:

  • Analytics più evoluti
  • Strumenti per l’automazione e il controllo
  • Strumenti per la Mobilità e la sicurezza dei Database 18c e 19c

Oracle sta migliorando anche le opzioni di implementazione e accesso. Gli amministratori dei database potranno infatti implementare Oracle Enterprise Manager sull’infrastruttura in Cloud.

Mentre il mercato tiene d’occhio questa nuova interessante manovra di Oracle, i clienti finali potrebbero riflettere su due aspetti fondativi:

  • La drastica, ma non immediata, riduzione dei costi di manutenzione hardware
  • La fruibilità delle applicazioni che fino a ieri erano in locale e domani a questo punto, dovranno dialogare con il cloud

Dal lato nostro non mancheremo di tenervi aggiornati anche su questo.

Apre il Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco a Milano: un nuovo polo dedicato alla sicurezza 

Privacy, sicurezza avanzata dell’Iinternet delle cose (la cosiddetta IoT), la sicurezza nei servizi per i cittadini in particolar modo quelli legati al 5G.

Questi sono i temi su cui si concentreranno le attività del nuovo centro dedicato alla sicurezza inaugurato da Cisco il 24 gennaio all’interno del palazzo del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

Cisco sa che c’è bisogno di essere veloci in fatto di innovazione, soprattutto quando si parla di un tema come quello della sicurezza informatica. Per questo nascono i suoi co-Innovation Centers, centri specializzati per far incontrare aziende, istituzioni e cittadini. Laboratori per unire le forze e accelerare i processi di interazione tra chi crea e sviluppa dal lato tecnico e le altre parti della società civile. Uno spazio importante delle attività è dato alle scolaresche ma anche alla stretta collaborazione con la polizia postale.

Un investimento di forze ma anche di fondi, quello di Cisco, che ha garantito un sostegno a questo progetto per un importo pari a 100 milioni di dollari in 3 anni.

Lo scenario della sicurezza informatica nel 2020 per le aziende, secondo Sophos

Il cloud e tutte le tecnologie connesse sono in costante evoluzione e la britannnica Sophos lo vede come uno dei principali bersagli dei cyber-criminali nel 2020, assieme al 5G. Quello che i black hat hacker e gli eMugger cercheranno di fare è aggirare i sistemi di rilevazione delle intrusioni basati su machine learning.

La loro arma resterà il ransomware, che si evolverà per eludere le difese cifrando solo piccole parti dei file o avviando il sistema operativo in modalità provvisoria.

Sophos lancia l’allarme sui principali nemici della sicurezza nel cloud: in cima a tutti ci sono le configurazioni dei servizi effettuate scorrettamente oppure con troppa leggerezza.

Dall’altro lato c’è il 5G, che “rappresenta indiscutibilmente il più importante cambiamento tecnologico ad avere un impatto sul panorama della sicurezza informatica”: maggiore sarà la quantità di dispositivi connessi, maggiori saranno le porte d’ingresso nei sistemi aziendali. Ogni dispositivo può essere una strada.

I cyber-criminali sanno che i ricercatori stanno utilizzando approcci basati sul machine learning per scovare intrusioni e infezioni; per questo ci saranno sempre più attacchi e malware che terranno conto proprio di queste tecniche per eluderle.

Secondo Sophos la ricetta per difendersi sta nel non lasciare da sole le macchine ma affiancarle ad umani esperti.

Saranno quindi le macchine ad aiutare l’uomo o viceversa?

Xerox spinge per acquisire HP

In una lettera inviata all’amministratore delegato e al presidente di HP, Xerox ha dichiarato di aver ottenuto prestiti per 24 miliardi di dollari a sostegno della sua offerta di acquisizione dell’azienda di Palo Alto.

L’attuale proposta di Xerox valuta infatti HP 33 miliardi di dollari.

L’ammontare dei finanziamenti messi a disposizione di Xerox, dimostrano uno “sforzo impressionante” da parte dell’azienda per ottenere questo accordo.

Tuttavia, trattandosi di un tentativo di acquisizione non richiesto da parte di Hp, c’è scetticismo sull’esito dell’affare.

A sua volta, HP ha infatti comunicato che sarebbe interessata solo nel caso in cui fosse Xerox ad essere acquisita da loro.

Inevitabile chiedersi, dunque: chi comprerà chi?

HPE e Digitalswitzerland creano etichette per qualificare i data center ecologici

Si chiama Swiss Data Center Efficiency Label, l’etichetta che categorizza i data center più ecologici. I criteri di assegnazione si applicano a tutto il flusso di energia, comprese le capacità di riciclaggio dell’energia in uscita.

Per quanto siano già efficienti, i data center consumano un’enorme quantità di energia elettrica. E questo è un problema ancora più sentito in Svizzera, poiché i tanti data center presenti nel Paese sono responsabili del 2,8% dei consumi energetici.

Benoit Revaz, dell’Ufficio Federale Svizzero dell’Energia, ha dichiarato
“Accogliamo con favore progetti come la Swiss Data Center Efficiency Label, che può aiutare a ridurre l’impatto negativo sul clima di una delle infrastrutture digitali alla base della nostra società. Incoraggiamo e supportiamo le organizzazioni e le nazioni di tutto il mondo ad intraprendere sforzi simili”.

Nel cantone di Ginevra sono già stati avviati test per raggiungere la conformità con i criteri di questi nuovi standard.

I risultati parlano di risparmi energetici fino al 70%.

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