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Politecnico di Torino e corso IoT, il futuro di Microsoft 365, Cyber Security e perimetro nazionale

IT News

Politecnico di Torino: al via il primo corso accademico sull’IoT

La prima Academy IoT nasce al Politecnico di Torino in collaborazione a Vodafone Italia.

L’Academy IoT vede coinvolti 30 studenti di tutte le discipline selezionati su oltre 150 ragazzi che hanno presentato la domanda. I partecipanti saranno seguiti per circa sei mesi dal team del professor Massimo Violante e da alcuni esperti di Vodafone Italia.

Sono previste sia lezioni tradizionali ma anche seminari e progetti per la realizzazione di soluzioni applicative in ambito IoT come Smart City, mobilità, sanità e automazione industriale.

“Nel mondo ci sono 77 milioni di oggetti connessi, 10 milioni in Italia” – spiega Giorgio Migliarina, direttore di Vodafone Business Italia. L’apprendimento “learning by doing” consentirà agli studenti di applicare le proprie competenze per affrontare problemi reali andando a costruire idee spendibili immediatamente nel mercato dell’IoT.

Microsoft 365 as a service: il quadro secondo Jared Spataro

Microsoft 365 non è un nuovo prodotto ma un’unica licenza che include sia il sistema operativo Windows 10 sia la suite Office 365. Ma anche app per la comunicazione aziendale, come Microsoft Teams, lo spazio d’archiviazione sul Cloud e strumenti per proteggere i dati e gestire i dispositivi aziendali.

Quale sarà il futuro di Microsoft 365? L’argomento è stato approfondito da Jared Spataro, corporate vice-presidente di Microsoft 365.

“Il vero passo avanti è il connettere app e dispositivi tramite la nuvola. Questo aprirà nuovi affascinanti scenari” – dichiara Spataro – “Se le organizzazioni riescono a creare una buona esperienza con app e dispositivi, allora gli utenti manderanno dei segnali che ci permetteranno di comprendere il flusso del lavoro all’interno dell’organizzazione” – continua il vice residente di Microsoft 365.

Questo è il potere del Cloud: identificare con chi stanno lavorando le persone in azienda e con chi NON collaborano per aiutarle a lavorare meglio. Sarà una possibile rivoluzione per la produttività?

Cyber security: parte il cantiere per la costruzione del perimetro nazionale. Boom di attacchi per la Polizia postale

Il crimine cyber è un’emergenza assoluta. In due anni le denunce sono aumentate del 579%. Oltre ai singoli cittadini, sono le piccole medie imprese ad essere attaccate maggiormente. Hanno meno fondi da investire nella sicurezza informatica e spesso costituiscono il “cavallo di Troia” per gli attacchi alle grandi aziende.

Confidenzialità e integrità sono i due criteri con cui il governo sceglierà quali aziende devono stare all’interno del perimetro nazionale di sicurezza cibernetica.

“Il perimetro nazionale oggi è un grande cantiere” spiega Roberto Baldoni, vicedirettore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. A differenza della direttiva NIS – Network and Information Security – il perimetro sarà più restrittivo.

Il 2020 sarà l’anno della costruzione dei cyber team per il sostegno delle amministrazioni locali e della costruzione di cyber range, “poligoni di tiro” per le esercitazioni. Oltre alla scommessa di portare in Italia il centro europeo di ricerca e competenza sul cyber security, previsto dalla NIS.

HP: trasformazione digitale tra tecnologia, smart working e sostenibilità

Le tecnologie alla base della digital transformation sono l’evoluzione dell’ufficio e lo smart working. Temi nei quali tecnologie e dispositivi di uso quotidiano possono contribuire al “salto tecnologico” delle aziende.

Il dispositivo personale, pc o printing, diventa uno strumento prezioso, perché custodisce dati critici e sensibili dell’utente, personali o dell’azienda.

Le risposte tecnologiche si concretizzano in dispositivi intelligenti, pensati per lavorare in mobilità, con caratteristiche legate alla comunicazione e alla sicurezza, e un approccio sostenibile.

I prodotti HP uniscono performance, leggerezza, batterie più potenti che offrono facilità di connessione a qualunque device ad un design elegante e funzionale.

Il valore dirompente della tecnologia e di come questa possa guidare il cambiamento verso il digitale è la capacità di abilitare un modo diverso di lavorare.

Cisco: la spesa IT vira sempre più verso il Cloud

Cisco batte le attese di mercato: incremento dell’utile del 2% anno su anno a 2,9 miliardi di dollari ma il fatturato cala del 4%. La maggior parte delle imprese preferisce infatti destinare il budget a servizi basati sulla nuvola.

Ma gli investitori sono rimasti delusi dai ricavi, in flessione del 4% anno su anno a 12 miliardi di dollari.

A perdere fatturato sono le due divisioni principali di Cisco: infrastrutture e applicazioni. In controtendenza i prodotti security che crescono del 9%.

Cisco rimane il player dominante sul mercato dei switch per data center, ma la crescita è in rallentamento. Sempre più aziende destinano la maggior parte della loro spera IT ai grandi fornitori di servizi cloud.

“I grandi clienti stanno mettendo in pausa la spesa IT a causa delle incertezze economiche globali legate alla Brexit e al braccio di ferro commerciale Usa-Cina” ha dichiarato Ronnins, ceo di Cisco.

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Appuntamento alla prossima settimana con IT News!

La sicurezza informatica “sincronizzata” spiegata da Walter Narisoni, Sophos Italia

L’abitudine vuole che la scelta dei prodotti IT (e non solo) ai quali si affida un’azienda, si basi sul tradizionale “miglior rapporto qualità/prezzo”; nell’ambito della sicurezza l’esperienza, in realtà, dimostra che una scelta basata sulla continuità sia più efficace sul lungo periodo, sotto molti punti di vista. In primis, controllo ed efficienza.

Sicurezza è il tema centrale degli eventi gratuiti programmati per il 29 ottobre a Saronno (VA) e il 31 ottobre a Torino, insieme a Walter Narisoni, Sales Engineer Manager e speaker di Sophos in Italia.

Nelle prossime righe abbiamo voluto anticipare un paio di temi assieme a Walter.

Il più grande e diffuso errore di sicurezza delle aziende di ogni dimensione

Quali sono i grandi errori che le aziende commettono nel progettare la sicurezza informatica della propria infrastruttura?

L’errore principale consiste nel considerare le varie componenti dell’infrastruttura IT aziendale come elementi a sé stanti, implementando soluzioni di sicurezza non integrate e dunque non in grado di comunicare tra loro, rendendo la gestione dell’IT security estremamente complessa, costosa e time spending.

È invece fondamentale affrontare le nuove sfide della sicurezza con un approccio univoco, che offra ai responsabili di tali aspetti strumenti facili da implementare, flessibili e che possano essere gestiti anche in contesti con risorse limitate.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il fattore umano: per quanto un’infrastruttura di sicurezza sia avanzata ed efficiente, è necessario fornire agli utenti la formazione necessaria a riconoscere (e fermare) le nuove minacce.

Il concetto di sicurezza è chiaro ai più, ma “sincronizzata”?

La Synchronized Security (sicurezza sincronizzata, appunto) è un modello che abbiamo lanciato tre anni fa e che punta sull’intelligenza artificiale per ottimizzare la sicurezza informatica, sincronizzando gli eventi, per prevenire e bloccare le minacce più pericolose.

Il sistema Sophos si basa su una console unica e intelligente, che consente di gestire tutti i device per poter essere più efficace nella protezione dalle minacce più avanzate. Il livello di integrazione tra le diverse soluzioni, storicamente indirizzate agli endpoint e all’infrastruttura di rete, è sempre più elevato, come conferma una delle ultime funzionalità introdotte, la “lateral movement protection”, che non solo isola il sistema compromesso dall’accesso alle risorse di rete ma “chiede aiuto” agli endpoint non compromessi presenti in rete per sincronizzare le difese. Tutti gli endpoint sani si attivano per isolare qualsiasi sistema compromesso, impedendo in tal modo a un eventuale malware di diffondersi, ossia spostarsi “lateralmente”, anche sullo stesso dominio o segmento di rete.

Ecco perché il futuro della tua rete, dipende dalle scelte che fai oggi. Sembra uno slogan, ma non lo è.
Il modello di progettazione a cui facciamo riferimento per le infrastrutture di nuova generazione, abbraccia le esigenze di ogni tipo di azienda: qualunque sia il settore e la complessità.

Tre buoni motivi per esserci

L’appuntamento con Walter Narisoni è per il 29 e 31 ottobre, un’occasione importante per vedere all’opera queste soluzioni e parlare direttamente con gli esperti di IT Security di Sophos.

Ma, siccome tutti abbiamo poco tempo e tante cose per la testa, eccoti una sintesi dei tre buoni motivi per non perderti questo appuntamento (gratuito).

  1. Aumentare la tua conoscenza dei problemi e delle soluzioni sulla sicurezza informatica: l’esperienza consolidata di Sophos è frutto di una costante attività di ricerca e sviluppo, che porta consente di anticipare e rispondere tempestivamente agli attacchi più avanzati. Assorbire un po’ di questa esperienza ti sarà di indiscutibile vantaggio competitivo, anche all’interno della tua azienda.
  2. Incontrare un player con una conoscenza approfondita del mercato della sicurezza informatica, in grado di fornire una consulenza completa sulle nuove sfide della cyber security.
    Secondo Gartner, Sophos è un’azienda tra le più anticipatarie e all’avanguardia nella ricerca e progettazione delle soluzioni di sicurezza. Sono quelle competenze che puoi portare in azienda e trasferire al tuo team per diventare come un vero campione di scacchi: sempre cinque mosse avanti rispetto alle minacce. E anche questo non è uno slogan, ma una promessa.
  3. Scoprire il futuro dell’IT Security attraverso le tecnologie più evolute: intelligenza artificiale, Machine Learning e Deep Learning consentono di ottenere una maggiore precisione di rilevamento e una migliore scalabilità del panorama delle minacce in evoluzione. Ciò produce migliori tassi di rilevamento e minori falsi positivi.

La partecipazione è gratuita, ma ti ricordiamo che i posti sono limitatissimi ed è fondamentale prenotare!