I dispositivi della domotica svolgono funzioni diverse, passando dalla gestione dell’illuminazione fino al controllo del riscaldamento e consentono il monitoraggio da remoto attraverso le numerose app per smartphone.
L’IoT (Internet of thing), i vari sistemi ed i dispositivi per la domotica operano insieme, condividendo dati sull’utilizzo e automatizzando alcune delle azioni di base. È proprio su questo principio la domotica oltre a garantire sicurezza e comfort, assicura un’alta efficienza energetica.
Esempi di tecnologie per la domotica
La domotica è riuscita a modificare e migliorare ogni aspetto della nostra vita: dall’apertura di porte e tapparelle all’accensione delle luci, fino alla programmazione di lavastoviglie. Gli esempi che si possono fare sono molti:
- Sistemi di illuminazione intelligenti: possono rilevare la presenza di una o più persone in una stanza, regolando di conseguenza l’intensità delle luci.
- Termostati intelligenti: sono dotati di un modulo wi-fi che consente all’utente di monitorare e programmare a distanza la temperatura della propria casa.
- Smart TV: queste televisioni si collegano ad internet per accedere a contenuti on-demand. È così possibile installare ed accedere, anche con riconoscimento vocale, ad Amazon, YouTube, Netflix e moltissime altre applicazioni.
- Telecamere di sicurezza: in caso di ospiti indesiderati, questi dispositivi inviano notifiche direttamente sullo smartphone. Inoltre, sono in grado di chiamare automaticamente le autorità competenti.
- Irrigatori smart: anche questi possono essere collegati allo smartphone e con un semplice clic partiranno in automatica.
La domotica tende quindi a migliorare la qualità della vita nella casa, offrendo la possibilità di monitorarla 24 ore su 24. Il vero beneficio rimane comunque il risparmio. I dispositivi smart aiutano i consumatori a ottimizzare l’efficienza della propria abitazione.
Impianti tradizionali VS impianti domotici
A differenza di un impianto tradizionale, dove le funzioni si attivano tramite normali comandi incapaci di interagire tra loro, il sistema domotico consente di realizzare la gestione coordinata di tutti i dispositivi.
Un impianto domotico può essere realizzato inizialmente con funzioni minime, per poi aggiungerne di nuove in base alle diverse necessità. Le potenzialità sono dunque moltissime. Queste nuove tecnologie vengono infatti sempre più spesso adottate in edifici commerciali ma anche in studi e cliniche.
In questo caso si parla di “building automation” o “automazione degli edifici”. Ciò significa dare vita ad ambienti di lavoro intelligenti dove, oltre agli impianti di illuminazione, riscaldamento e sicurezza, anche le reti informatiche e di comunicazione sono integrate in un unico sistema.
L’integrazione degli impianti presenti è totale e questo consente di ottenere vantaggi concreti, evitando inutili sprechi e aumentando il benessere. Il clima è controllabile centralmente e si può attivare o disattivare in base alla presenza di persone o dell’apertura o meno di una finestra.
La domotica funziona grazie al 5G
Il 5G utilizza bande ad alta frequenza in grado di diffondere il segnale più lontano, penetrando molto bene all’interno degli edifici.
La tecnologia 5G permette una migliore copertura, stabilità e la possibilità di connettere decine di migliaia di dispositivi allo stesso tempo, nella stessa aerea. Si parla quindi della possibilità di scaricare film in 4K in pochi secondi, implementare il mercato delle Smart-car, permettere un’evoluzione nel mondo dell’IoT e molto altro ancora.
Una delle prime conseguenze del 5G è un fenomeno che già stiamo vivendo in modo abbastanza intenso, ovvero lo sviluppo della smart-home e della domotica. La maggior parte degli oggetti e dei dispositivi presenti nelle nostre case, faranno parte di un ecosistema completamente connesso con comunicazioni senza alcuna latenza fra i dispositivi.
Cosa significa 5G?
5G è semplicemente l’abbreviazione di 5th Generation, ossia, in italiano, “quinta generazione”. Si tratta infatti del quinto stadio delle reti mobili, diretto successore del 4G LTE, ovvero lo standard attualmente più in uso.
Come funziona il 5G?
Il 5G, come le altre connessioni mobili, sfrutta le reti terrestri. Queste dividono il territorio in diversi settori, chiamati comunemente celle, connessi a loro volta ad una dorsale di rete per inviare e ricevere pacchetti dati.
La vera differenza con il 4G LTE, saranno le frequenze più elevate, in grado di garantire una maggiore velocità e stabilità.
Come definire una rete 5G?
Per poter categorizzare una tipologia di connettività piuttosto che un’altra, è necessario fissare degli standard. La Rete 5G dovrà quindi avere alcune caratteristiche e specifiche minime per essere chiamata tale:
- Connessione di 1 milione di dispositivi per chilometro quadrato
- Banda da 100 MHz fino a 1 GHz di frequenza
- Latenza non superiore ai 4 Ms, con l’obiettivo di ridurla a 1 Ms (il 4G ha attualmente una latenza di 70-100 Ms).
Molto probabilmente, la tecnologia 5G permetterà di mandare in pensione anticipata, le nostre connessioni ADSL ed anche le più recenti connessioni in Fibra. Non avremmo più necessità di avere una connessione ad internet fissa per casa o per l’ ufficio, ma utilizzeremo esclusivamente la connessione 5G.
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