La situazione covid-19 ha modificato le nostre abitudini. Questa emergenza sanitaria ci ha reso dei consumatori digitali assistendo ad un incredibile boom di vendite online.
Le nuove routine hanno visto quindi:
- Comprare di più online;
- Comprare online per la prima volta da parte di chi non l’aveva mai fatto;
- L’avvio di una presenza digitale per piccole realtà locali.
Gli acquisti sono stati dirottati sempre di più verso eCommerce e negozi digitali: già dalle prime settimane del 2020 sono aumentati traffico, tassi di conversione e valore medio degli ordini degli eCommerce.
Infatti, secondo il Q1 Shop Index di Salesforce, gli acquisti digitali hanno velocemente superato i numeri dello shopping online durante le ultime festività natalizie.
Le tempistiche con cui ciò è avvenuto riflettono quelle con cui i diversi stati si sono trovati a far fronte con la pandemia. Non stupisce infatti che, in un paese come il Giappone, l’interesse per gli acquisti online sia esploso prima che negli Stati Uniti o in Russia.
Italia: domina l’acquisto online di beni alimentari
In Italia si è registrato un acquisto, quasi compulsivo, di beni di prima necessità. Acqua minerale o carta igienica ad esempio, anche in quantità da ingrosso o in versione multi-pack.
A giovare di questa nuova abitudine sono stati i big della grande distribuzione organizzata – gdo – che hanno offerto nuovi servizi per la spesa online, tramite sito web o app. Ma non solo, anche servizi verticali e dedicati ad esempio alla consegna a domicilio di frutta e verdura, pesce fresco o molto altro ancora.
Trovaprezzi.it ha condotto un’analisi dettagliata sui carrelli online degli italiani. Generi alimentari a lunga conservazione, farmaci da banco, prodotti per la curo e per l’igiene della persona. Questi erano i prodotti delle scorte effettuate.
Il boom degli acquisti online in Italia ha riguardato maggiormente il Centro Sud, in particolar modo regioni come l’Abruzzo e la Basilicata. Nelle regioni del Nord, gli italiani hanno semplicemente continuato ad acquistare online come facevano già in tempi non “sospetti”.
Acquisti online nei settori non-food
Quello dei settori non-food è uno scenario preoccupante. Amazon, ad esempio, è stato tra i primi market-place ad adottare diverse misure per disincentivare le compere online dei beni non essenziali.
Più di un commerciante online su due ha visto diminuire le vendite. Quasi il 40% ha infatti avuto ritardi da parte dei fornitori e altrettanti non hanno potuto rifornire il proprio magazzino. E per le spedizioni? Un altro problema riscontrato da moltissimi.
L’unico boom di ordini online nel settore non-food è stato quello riguardante l’elettronica. Molti lavoratori, infatti, si sono ritrovati alle prese con lo smart-working, possibilmente sicuro. Notebook, tablet, cartucce per stampanti, webcam e tutto l’occorrente sono stati acquistati online.
Come si adeguano le infrastrutture tecnologiche?
Ma, se gli acquisti via web aumentano, anche il lavoro sull’architettura Cloud sottostante è indispensabile per garantire velocità e prestazioni.
Se si vuol far correre un eCommerce, è quindi necessario investire molto in Cloud server potenti? Un ruolo primario lo giocano il setup e l’ottimizzazione dell’architettura server.
Il cloud provider può avere il suo ruolo nel rendere la base delle vendite online più veloce e leggera. Assicurando così un’esperienza di acquisto migliore.
Bisogna quindi dedicare alla piattaforma che si intende utilizzare, un server che sia ad uso esclusivo, senza appesantirlo con servizi di posto o ulteriori applicativi.
Ecco che quindi, il nostro team di esperti può modellare il cloud base dell’eCommerce in modo tale da ottenere l’effetto finale desiderato: aumentare le conversioni e, di conseguenza, il fatturato.
Novità dal mondo Facebook: arrivano le vetrine virtuali
Si chiamano Facebook Shops e sono le nuove vetrine virtuali per aiutare le piccole e medie imprese a potenziare le vendite online.
Ad annunciare il lancio di Facebook Shops è stato lo stesso Mark Zuckerberg. Dichiarando così che l’espansione dell’e-commerce sarà importante per iniziare a ricostruire l’economia durante la pandemia:
“Se non si riesce ad aprire fisicamente il negozio o il ristorante, si possono ancora prendere ordini online e spedirli alle persone.”
Facebook dunque scommette di portare un maggior numero di imprese locali online per aiutarle a sopravvivere, creando al tempo stesso nuove grandi opportunità di business per l’azienda.