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Data Breach, Windows 10X, Malware, Facebook, Oracle e Microsoft

IT News

Data Breach e sanzioni: come evitarle

Dati e dipendenti di un’azienda non devono essere trascurati. Il rischio di Data Breach è elevato, e la perdita dei dati comporta una sanzione dal GDPR. GDPR che riguarda una mole enorme di dati personali, dispositivi compresi.

Gli accessi non autorizzati ai data center sono pochi, ma i furti di questi dispositivi potrebbero danneggiare l’intero ecosistema aziendale.

Con l’utilizzo di una corretta mappatura dei dati, il team IT può capire la dinamica della violazione, evitando perdite di dati e conseguenti danni. Ogni dipendente è responsabile per i propri dati, ma le migliori protezioni non bastano: per essere conformi al GDPR, è necessaria una formazione adeguata a ogni membro dell’azienda.

Così come è necessario identificare i rischi di un furto di dati.

Un’azienda deve sapere dove si trovano i dati e chi vi ha accesso prestando attenzione a mail e altre forme di phishing che inducono a fornire informazioni personali. Stesso discorso per oggetti fisici come chiavette USB.

Se le policy lo consentono, i dati devono essere crittografati, evitando che qualcuno possa accedervi in caso di attacco.

Windows 10X: emulatore utilizzato per esperimenti su Macbook

Windows 10X non è ancora stato rilasciato; Macbook non è fatto per lavorare con il sistema operativo Microsoft.
Quella che ha tutta l’aria di essere una fake news, è invece l’esperimento messo in atto da uno sviluppatore, che è riuscito ad estrarre il file immagine dal primo emulatore rilasciato dalla casa di Redmond, e a farlo funzionare sul proprio Macbook con le dovute modifiche.
Nel tweet che ha fatto il giro del mondo, lo sviluppatore ha mostrato una foto del suo monitor: il sistema operativo divideva lo schermo in due come fossero due schermi separati. Ed è stato dimostrato anche che è possibile utilizzare Windows 10X su di uno schermo esterno al dispositivo che invece esegue il sistema operativo.

L’emulatore è stato rilasciato da Microsoft proprio di recente, per permettere agli sviluppatori di preparare software e applicazioni in tempo per la data ufficiale di lancio.

Oracle e Microsoft: interoperabilità in Europa per il Cloud

All’OpenWorld London, Oracle e Microsoft hanno esteso la loro collaborazione, inaugurando ad Amsterdam un nuovo nodo per l’interconnessione fra i cloud delle due aziende.
Gli utenti potranno lavorare su entrambe le piattaforme, rimanendo nella giurisdizione europea e rispettando quindi il GDPR.

Un esempio è quello del cloud Microsoft Azure che si appoggia all’Oracle Autonomous Database.

L’interoperabilità fra i cloud garantisce maggiore flessibilità e maggior semplicità di utilizzo, evitando ai clienti problemi con la gestione di ulteriori password per accedere alle risorse cloud. Accenture conferma la bassa latenza nella comunicazione fra le due architetture.

Il prossimo obiettivo sarà quello di garantire interconnessione diretta in altre regioni in Europa, Asia e America.

Hobbi, l’app per creativi firmata Facebook

Uno strumento per organizzare i propri progetti che di social ha davvero poco: Hobbi, come è possibile intuire dal nome, è un’applicazione per creativi e hobbisti.

Sembra che Facebook per questo lavoro si sia ispirato a Pinterest: si possono creare collezioni tematiche per i progetti, si possono organizzare immagini e video inerenti le proprie creazioni.
Al contrario di Pinterest, al momento non gode di una community attiva e non è possibile lasciare like o commenti.

Hobbi è disponibile solo per i dispositivi Ios in Spagna, Belgio, Ucraina, Colombia e Stati Uniti d’America. Non è chiaro se sarà rilasciata anche in altri mercati.

Malware: Mac e Windows a confronto

Malwarebytes Lab ha pubblicato il report del 2019 sulle minacce che affliggono i PC dei loro utenti. Il dato particolare riguarda i Mac, con un aumento del 400% rispetto all’anno precedente, per la prima volta sopra Windows.

Questi dati derivano solo da Malwarebytes, con il risultato che potrebbe essere influenzato da alcuni fattori, come un aumento di utenti Mac che utilizzano Malwarebytes, o un accumulo di minacce rilevate a causa di un utilizzo prolungato senza sistemi di sicurezza.

È comunque un dato da non sottovalutare, poiché evidenzia il raddoppio delle minacce ai computer con sistema operativo Mac OS, rispetto a Windows.
Il report ha rilevato che solo in un caso la minaccia ha compromesso l’intero sistema costringendo l’utente a scaricare ed avviare file dannosi.

Malwarebytes conclude l’analisi dicendo che “se il panorama delle minacce del 2019 ci dice qualcosa, è che è tempo di dare una buona occhiata alla sicurezza del Mac e finalmente prenderla sul serio”.

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Politecnico di Torino e corso IoT, il futuro di Microsoft 365, Cyber Security e perimetro nazionale

IT News

Politecnico di Torino: al via il primo corso accademico sull’IoT

La prima Academy IoT nasce al Politecnico di Torino in collaborazione a Vodafone Italia.

L’Academy IoT vede coinvolti 30 studenti di tutte le discipline selezionati su oltre 150 ragazzi che hanno presentato la domanda. I partecipanti saranno seguiti per circa sei mesi dal team del professor Massimo Violante e da alcuni esperti di Vodafone Italia.

Sono previste sia lezioni tradizionali ma anche seminari e progetti per la realizzazione di soluzioni applicative in ambito IoT come Smart City, mobilità, sanità e automazione industriale.

“Nel mondo ci sono 77 milioni di oggetti connessi, 10 milioni in Italia” – spiega Giorgio Migliarina, direttore di Vodafone Business Italia. L’apprendimento “learning by doing” consentirà agli studenti di applicare le proprie competenze per affrontare problemi reali andando a costruire idee spendibili immediatamente nel mercato dell’IoT.

Microsoft 365 as a service: il quadro secondo Jared Spataro

Microsoft 365 non è un nuovo prodotto ma un’unica licenza che include sia il sistema operativo Windows 10 sia la suite Office 365. Ma anche app per la comunicazione aziendale, come Microsoft Teams, lo spazio d’archiviazione sul Cloud e strumenti per proteggere i dati e gestire i dispositivi aziendali.

Quale sarà il futuro di Microsoft 365? L’argomento è stato approfondito da Jared Spataro, corporate vice-presidente di Microsoft 365.

“Il vero passo avanti è il connettere app e dispositivi tramite la nuvola. Questo aprirà nuovi affascinanti scenari” – dichiara Spataro – “Se le organizzazioni riescono a creare una buona esperienza con app e dispositivi, allora gli utenti manderanno dei segnali che ci permetteranno di comprendere il flusso del lavoro all’interno dell’organizzazione” – continua il vice residente di Microsoft 365.

Questo è il potere del Cloud: identificare con chi stanno lavorando le persone in azienda e con chi NON collaborano per aiutarle a lavorare meglio. Sarà una possibile rivoluzione per la produttività?

Cyber security: parte il cantiere per la costruzione del perimetro nazionale. Boom di attacchi per la Polizia postale

Il crimine cyber è un’emergenza assoluta. In due anni le denunce sono aumentate del 579%. Oltre ai singoli cittadini, sono le piccole medie imprese ad essere attaccate maggiormente. Hanno meno fondi da investire nella sicurezza informatica e spesso costituiscono il “cavallo di Troia” per gli attacchi alle grandi aziende.

Confidenzialità e integrità sono i due criteri con cui il governo sceglierà quali aziende devono stare all’interno del perimetro nazionale di sicurezza cibernetica.

“Il perimetro nazionale oggi è un grande cantiere” spiega Roberto Baldoni, vicedirettore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. A differenza della direttiva NIS – Network and Information Security – il perimetro sarà più restrittivo.

Il 2020 sarà l’anno della costruzione dei cyber team per il sostegno delle amministrazioni locali e della costruzione di cyber range, “poligoni di tiro” per le esercitazioni. Oltre alla scommessa di portare in Italia il centro europeo di ricerca e competenza sul cyber security, previsto dalla NIS.

HP: trasformazione digitale tra tecnologia, smart working e sostenibilità

Le tecnologie alla base della digital transformation sono l’evoluzione dell’ufficio e lo smart working. Temi nei quali tecnologie e dispositivi di uso quotidiano possono contribuire al “salto tecnologico” delle aziende.

Il dispositivo personale, pc o printing, diventa uno strumento prezioso, perché custodisce dati critici e sensibili dell’utente, personali o dell’azienda.

Le risposte tecnologiche si concretizzano in dispositivi intelligenti, pensati per lavorare in mobilità, con caratteristiche legate alla comunicazione e alla sicurezza, e un approccio sostenibile.

I prodotti HP uniscono performance, leggerezza, batterie più potenti che offrono facilità di connessione a qualunque device ad un design elegante e funzionale.

Il valore dirompente della tecnologia e di come questa possa guidare il cambiamento verso il digitale è la capacità di abilitare un modo diverso di lavorare.

Cisco: la spesa IT vira sempre più verso il Cloud

Cisco batte le attese di mercato: incremento dell’utile del 2% anno su anno a 2,9 miliardi di dollari ma il fatturato cala del 4%. La maggior parte delle imprese preferisce infatti destinare il budget a servizi basati sulla nuvola.

Ma gli investitori sono rimasti delusi dai ricavi, in flessione del 4% anno su anno a 12 miliardi di dollari.

A perdere fatturato sono le due divisioni principali di Cisco: infrastrutture e applicazioni. In controtendenza i prodotti security che crescono del 9%.

Cisco rimane il player dominante sul mercato dei switch per data center, ma la crescita è in rallentamento. Sempre più aziende destinano la maggior parte della loro spera IT ai grandi fornitori di servizi cloud.

“I grandi clienti stanno mettendo in pausa la spesa IT a causa delle incertezze economiche globali legate alla Brexit e al braccio di ferro commerciale Usa-Cina” ha dichiarato Ronnins, ceo di Cisco.

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IT News: Cisco, HP, Veeam, Sophos e Oracle… Le notizie della settimana

IT News

Veeam cambia colore

Veeam, nota azienda svizzera specializzata in software per il backup e per la continuità delle applicazioni, diventerà di Insight Partners, una società di venture capital e private equity.

Ancora non è chiaro quale sarà il nuovo quartier generale della Veeam statunitense, quello che è certo è che la forte crescita di Veeam, in questi ultimi 10 anni, ha attirato l’attenzione dei grandi investitori. Ed è il nuovo CEO, infatti, ad affermare che in questa acquisizione vede nuove opportunità di espansione, soprattutto nel nuovo mercato.

Non sembra che siano previsti tagli del personale, al contrario, la forza lavoro dovrebbe essere rafforzata in favore dei clienti che, nel portafoglio di Veeam sono circa 365mila.

Oracle spinge l’adozione dell’Autonomous Cloud

Oracle vuole aiutare i clienti a migrare i loro database sul cloud. Per farlo, ha introdotto nuovi aggiornamenti sulla sua piattaforma enterprise. Con una nuova dashboard unificata, Oracle Enterprise Manager è stato migliorato in tre punti:

  • Analytics più evoluti
  • Strumenti per l’automazione e il controllo
  • Strumenti per la Mobilità e la sicurezza dei Database 18c e 19c

Oracle sta migliorando anche le opzioni di implementazione e accesso. Gli amministratori dei database potranno infatti implementare Oracle Enterprise Manager sull’infrastruttura in Cloud.

Mentre il mercato tiene d’occhio questa nuova interessante manovra di Oracle, i clienti finali potrebbero riflettere su due aspetti fondativi:

  • La drastica, ma non immediata, riduzione dei costi di manutenzione hardware
  • La fruibilità delle applicazioni che fino a ieri erano in locale e domani a questo punto, dovranno dialogare con il cloud

Dal lato nostro non mancheremo di tenervi aggiornati anche su questo.

Apre il Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco a Milano: un nuovo polo dedicato alla sicurezza 

Privacy, sicurezza avanzata dell’Iinternet delle cose (la cosiddetta IoT), la sicurezza nei servizi per i cittadini in particolar modo quelli legati al 5G.

Questi sono i temi su cui si concentreranno le attività del nuovo centro dedicato alla sicurezza inaugurato da Cisco il 24 gennaio all’interno del palazzo del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

Cisco sa che c’è bisogno di essere veloci in fatto di innovazione, soprattutto quando si parla di un tema come quello della sicurezza informatica. Per questo nascono i suoi co-Innovation Centers, centri specializzati per far incontrare aziende, istituzioni e cittadini. Laboratori per unire le forze e accelerare i processi di interazione tra chi crea e sviluppa dal lato tecnico e le altre parti della società civile. Uno spazio importante delle attività è dato alle scolaresche ma anche alla stretta collaborazione con la polizia postale.

Un investimento di forze ma anche di fondi, quello di Cisco, che ha garantito un sostegno a questo progetto per un importo pari a 100 milioni di dollari in 3 anni.

Lo scenario della sicurezza informatica nel 2020 per le aziende, secondo Sophos

Il cloud e tutte le tecnologie connesse sono in costante evoluzione e la britannnica Sophos lo vede come uno dei principali bersagli dei cyber-criminali nel 2020, assieme al 5G. Quello che i black hat hacker e gli eMugger cercheranno di fare è aggirare i sistemi di rilevazione delle intrusioni basati su machine learning.

La loro arma resterà il ransomware, che si evolverà per eludere le difese cifrando solo piccole parti dei file o avviando il sistema operativo in modalità provvisoria.

Sophos lancia l’allarme sui principali nemici della sicurezza nel cloud: in cima a tutti ci sono le configurazioni dei servizi effettuate scorrettamente oppure con troppa leggerezza.

Dall’altro lato c’è il 5G, che “rappresenta indiscutibilmente il più importante cambiamento tecnologico ad avere un impatto sul panorama della sicurezza informatica”: maggiore sarà la quantità di dispositivi connessi, maggiori saranno le porte d’ingresso nei sistemi aziendali. Ogni dispositivo può essere una strada.

I cyber-criminali sanno che i ricercatori stanno utilizzando approcci basati sul machine learning per scovare intrusioni e infezioni; per questo ci saranno sempre più attacchi e malware che terranno conto proprio di queste tecniche per eluderle.

Secondo Sophos la ricetta per difendersi sta nel non lasciare da sole le macchine ma affiancarle ad umani esperti.

Saranno quindi le macchine ad aiutare l’uomo o viceversa?

Xerox spinge per acquisire HP

In una lettera inviata all’amministratore delegato e al presidente di HP, Xerox ha dichiarato di aver ottenuto prestiti per 24 miliardi di dollari a sostegno della sua offerta di acquisizione dell’azienda di Palo Alto.

L’attuale proposta di Xerox valuta infatti HP 33 miliardi di dollari.

L’ammontare dei finanziamenti messi a disposizione di Xerox, dimostrano uno “sforzo impressionante” da parte dell’azienda per ottenere questo accordo.

Tuttavia, trattandosi di un tentativo di acquisizione non richiesto da parte di Hp, c’è scetticismo sull’esito dell’affare.

A sua volta, HP ha infatti comunicato che sarebbe interessata solo nel caso in cui fosse Xerox ad essere acquisita da loro.

Inevitabile chiedersi, dunque: chi comprerà chi?

HPE e Digitalswitzerland creano etichette per qualificare i data center ecologici

Si chiama Swiss Data Center Efficiency Label, l’etichetta che categorizza i data center più ecologici. I criteri di assegnazione si applicano a tutto il flusso di energia, comprese le capacità di riciclaggio dell’energia in uscita.

Per quanto siano già efficienti, i data center consumano un’enorme quantità di energia elettrica. E questo è un problema ancora più sentito in Svizzera, poiché i tanti data center presenti nel Paese sono responsabili del 2,8% dei consumi energetici.

Benoit Revaz, dell’Ufficio Federale Svizzero dell’Energia, ha dichiarato
“Accogliamo con favore progetti come la Swiss Data Center Efficiency Label, che può aiutare a ridurre l’impatto negativo sul clima di una delle infrastrutture digitali alla base della nostra società. Incoraggiamo e supportiamo le organizzazioni e le nazioni di tutto il mondo ad intraprendere sforzi simili”.

Nel cantone di Ginevra sono già stati avviati test per raggiungere la conformità con i criteri di questi nuovi standard.

I risultati parlano di risparmi energetici fino al 70%.

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