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Microsoft Edge, Datacenter ecologici, Dangerzone, Sophos, Utenti UK a rischio

IT News

Microsoft Edge: la nuova versione ci protegge da spyware e donwload pericolosi

Dal menu Impostazioni > Privacy e Sicurezza > Blocca app potenzialmente indesiderate
è possibile attivare la funzione, che rimane disattivata di default con il download del browser.

A partire dalle ultime versioni, Microsoft Edge integra una funzione per proteggere da spyware e incoraggia l’utente ad effettuare download di software da posizioni attendibili, quali il sito web dell’editore o un app store, controllando sempre le recensioni. 

Con l’attivazione della funzionalità, prima del download, l’utente viene avvisato attraverso una finestra informativa, dalla quale deciderà se proseguire o fermarsi.

Sono 6 le tipologie di app che Microsoft ritiene pericolose:

  • Software pubblicitario
  • Software Torrent
  • Software di crittografia
  • Software di raggruppamento
  • Software di marketing
  • Software di evasione
  • Software con una cattiva reputazione nel settore

Datacenter ecologici: stesso consumo di 10 anni fa

Ecco un altro motivo per scegliere il cloud. Dal 2010 a oggi la richiesta di cloud computing per aziende e privati è cresciuta del 550%, ma con un aumento minimo del consumo energetico.

Infatti, i datacenter sono stati migliorati nei comparti economici ma soprattutto sull’efficienza energetica, e dopo 10 anni di cloud, impattano ancora per circa l’1% sul consumo di elettricità mondiale.

Google riesce a potenziare i Datacenter senza aumentare i consumi, spiegando come i datacenter grandi siano più ecologici rispetto ai server locali di piccole dimensioni.

Utilizza infatti server ad alte prestazioni, hardware TPU e machine learning per raffreddare i datacenter.

Google conlude elogiando l’intelligenza artificiale, che gli permette di risparmiare il 30% di energia grazie ai sistemi di raffreddamento.

Aprire una mail senza scaricare malware? Si può, con Dangerzone

Uno spazio isolato dove eseguire il programma e capire se ha intenzioni malevoli: questo è Dangerzone, il sistema di sandbox gratuito creato da Micah Lee, tecnico responsabile per la sicurezza delle informazioni presso First Look Media. 

Come un programma di quarantena, Dangerzone isola i documenti e li esamina. Se individua malware o script dannosi che possono infettare il computer, li elimina.

Cybersecurity Proofpoint nel suo ultimo rapporto sulle tendenze 2020 ha annunciato che il phishing si conferma come stratagemma preferito dai criminali informatici per infettare i computer delle vittime.

Uno strumento come Dangerzone, dunque, è una protezione in più da introdurre nella propria routine lavorativa e privata. Una routine che speriamo faccia già parte di un’attitudine personale alla riservatezza. 

Thoma Bravo acquista Sophos per 3,9 miliardi di dollari

Dopo la cessione di Rsa da parte di Dell qualche settimana fa, ecco un altro movimento nel mercato della cybersecurity: Thoma Bravo, società di private equity, ha acquistato la multinazionale Sophos per quasi 4 miliardi di dollari.

Kris Hagerman, Ceo di Sophos, crede nel progetto intrapreso, convinto “di poter accelerare i progressi, con notevoli vantaggi per clienti, partner e azienda”.

L’azienda ad oggi conta circa 100 milioni di utenti, con i suoi prodotti rivenduti da più di 50.000 reseller e utilizzati da più di 400.000 organizzazioni nel mondo.

Ci aspettiamo un forte investimento sui prodotti next-gen, che nell’ultimo trimestre hanno rappresentato il 60% dei ricavi.

Sophos sta utilizzando un’architettura Xstream per la sua recente tecnologia per la sicurezza: XG Firewall.

UK, migliaia di dati a rischio per il Wi-Fi gratis in metro

Su un server di Amazon Aws è stato trovato un database con i dati di più di 10.000 persone e più di 145 milioni di informazioni.
Si tratta dei cittadini britannici che utilizzano il Wi-Fi in metro, messo a disposizione gratuitamente da C3UK.
Le informazioni contengono dati di contatto personale e data di nascita degli utenti, escludendo per il momento password o numeri di carta di credito.

C3UK ha dichiarato di aver messo immediatamente in sicurezza una copia del database, che è stato utilizzato solo da loro e dall’azienda che l’ha scoperto, senza renderlo pubblico.
I dati degli utenti sembrerebbero facili da individuare, cercando il nome utente e verificando i percorsi effettuati.
I passeggeri britannici per usufruire del servizio Wi-Fi hanno dovuto inserire il proprio genere e le motivazioni del viaggio, preoccupando le autorità per la sicurezza degli utenti, ancora una volta a rischio malware.

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Wi-Fi, Windows, Dell Technologies, Waze e Google Maps, Vodafone e Cisco

IT News

Piazza Wi-Fi Italia: connessione gratuita per i Comuni

C’è una novità per noi italiani nel 2020. Dopo il 5G, ecco “Piazza Wi-Fi Italia”, il nuovo progetto del Ministero per lo Sviluppo e l’Economia e dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Si tratta della prima rete Wi-Fi gratuita estesa a tutti i cittadini della penisola, con l’intento di permettere a chiunque di collegarsi a Internet, senza dover stipulare contratti di telefonia.

Questo progetto è già attivo in 2726 comuni, dove la presenza di hotspot consente al pubblico di collegarsi gratuitamente e accedere al web da qualsiasi dispositivo. Il Ministero fa sapere che sono in corso i lavori per estenderlo a oltre 7500 comuni entro il 2021.

C’è una piccola procedura per poter usufruire di questo servizio:

  • Scaricare gratuitamente l’app, per Android o iOS
  • Registrarsi inserendo i dati richiesti
  • Agganciarsi a una postazione hotspot vicina

La Free Software Foundation incalza Microsoft: “liberate Windows 7”

La fondazione continua la sua campagna nei confronti di Microsoft. La richiesta è quella di rendere Windows 7 un sistema operativo open-source.

Lo fa con un atto provocatorio: inviando un hard-disk alla società di Redmond, con l’esplicita richiesta di copiarvi sopra il codice sorgente.

È chiaro che Microsoft non renderà Windows 7 open-source, ma non è detto che non decida di pubblicare nuove porzioni di codice.
Come, d’altronde, ha già fatto.

Dell Technologies: Rsa venduta a 2 miliardi di dollari

Confermate le indiscrezioni del Wall Street Journal: la divisione “Rsa Security” di Dell è stata venduta per circa 2 miliardi di dollari a un consorzio di società di private equity.

Dell annuncia la vendita poco prima della conferenza mondiale sulla cybersecurity a San Francisco.

Rsa faceva parte di Emc Corp, fornitore si software di sicurezza acquistato da Dell nel 2016 per 67 miliardi di dollari.
Per recuperare parte dell’investimento, si prevedono altre cessioni da parte del colosso Texano, come le quote di SecureWorks, società di sicurezza informatica. Inoltre, nel 2018, Dell era tornata ad essere una società quotata includendo la sua controllata Vmware.

Nell’annuncio ufficiale, Dell ha giustificato la cessione parlando di incompatibilità tra i due, e dato che sta cercando di semplificare le proprie attività ha optato per la vendita.
La cessione non è immediata, ma richiederà l’approvazione degli enti regolatori. Il verdetto è atteso tra 6-9 mesi.

App di navigazione e trasporto: Waze supera Google Maps

Ad attirare i download degli utenti sembrano essere le nuove funzionalità introdotte da Waze con l’ultimo aggiornamento: tra queste, la possibilità di calcolare il costo del pedaggio ancora prima di partire.

Le due applicazioni sembrano molto simili; la loro differenza sostanziale sta nel concetto di CrowdSourcing padroneggiato da Waze.
A discapito di quanto permette Google Maps, infatti, Waze dà la possibilità agli utenti di aggiornare attivamente la mappa con segnalazioni sul percorso, strade interrotte e molto altro.

Nonostante la rivalità tra i due servizi, in pochi sanno che anche Waze è di proprietà di Google. Waze è stato lanciato per la prima volta nel 2008 e nel 2013 il colosso americano acquista il progetto della Startup Israeliana a 966 milioni di dollari.

Vodafone e Cisco collaborano a nuove soluzioni avanzate per le aziende

Collaboration, tecnologie di rete evolute, sicurezza e cloud.
Queste le 3 aree in cui Vodafone Business e Cisco Italia vogliono impiegare le proprie energie, con l’obiettivo di contribuire in modo significativo alla trasformazione digitale che le aziende italiane stanno affrontando.

“Quello che annunciamo oggi rappresenta un passaggio importante nell’evoluzione del rapporto tra le nostre aziende, che manifesta la volontà di collaborare in modo sempre più efficace sul mercato, creando soluzioni che servano davvero a facilitare l’innovazione e la competitività delle imprese italiane impegnate nei processi di digitalizzazione. Oggi disponiamo di tecnologie semplici, altamente sicure, programmabili, aperte che creano opportunità senza precedenti per aziende di ogni dimensione” commenta Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia.

Tra le linee tecnologiche di sviluppo di questa collaborazione ci sono:

  • soluzioni applicative da integrare ai servizi voce di Vodafone con il supporto della piattaforma Webex Calling;
  • un’offerta di connettività di rete fissa con la tecnologia Cisco Meraki, che fornisce una gestione centralizzata delle performance di rete;
  • i servizi di security in cloud integrati con Cisco Talos, che raccoglie informazioni e analisi rendendole disponibili alle piattaforme di sicurezza delle singole aziende;
  • le potenzialità offerte dalla suite Cisco CloudCenter, che permette un controllo end-to-end centralizzato e reportistica avanzata, a supporto delle soluzioni cloud di Vodafone.

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